ORTOPEDIA PEDIATRICA
Visita specialistica ambulatoriale con indagini strumentali
L’ORTOPEDICO PEDIATRA
L’evoluzione ed il progresso delle tecnologie avvenuto negli ultimi 25/30 anni in molti settori dell’ortopedia ha portato all’affermarsi di vere e proprie superspecialità.
Una conseguenza che avvalora questo concetto è la costituzione di numerose società sempre ortopediche che si interessano di distretti particolari o patologie specifiche (società dell’anca, del ginocchio, del piede e caviglia, della mano, del rachide, dell’artroscopia, della spalla, dell’anziano, del bambino.) Noi ortopedici pediatri dobbiamo spesso interagire con numerosi specialisti che si interessano della salute del bambino dal ginecologo al neonatologo dal genetista al pediatra, dal radiologo all’ecografista dallo psicologo al fisiatra…
L’ortopedico pediatra, partendo dal concetto che il bambino è un essere in evoluzione e le sue strutture anatomiche cambiano con il progredire dell’età, deve considerare il bambino non come un piccolo adulto ma un essere dinamico e non statico per cui molte delle tecniche chirurgiche ottime per l’adulto sono controproducenti nel bambino, tante patologie del bambino non sono presenti nell’adulto, la prevenzione si fa solo in età pediatrica (dalla ecografia prenatale, alla post natale per la displasia dell’anca,ad interventi per migliorare la funzionalità degli arti negli adolescenti…).
L’ortopedico pediatra deve conoscere quelle deformità che si autocorreggono con la crescita staturale e, deve conoscere ed agire prontamente in tempi e modi precisi per correggere quelle deformità che peggioreranno con l’età e che potrebbero determinare ulteriori danni su articolazioni vicine.
Impegnativa è poi la consultazione riguardo alla diagnostica prenatale, i genitori vogliono sapere il futuro del loro bambino affetta da quella deformità messa in evidenza dall’ecografia eseguita ai 4/5 mesi di gravidanza; l’ortopedico deve essere chiaro nella risposta con tempi, modi di trattamento e prognosi, ma per fare ciò si deve basare sulla letteratura e sull’esperienza dopo aver trattato simili casi.
In campo traumatologico, per la presenza di strutture “nobili” come le cartilagini di accrescimento, può succedere che traumi banali o processi infettivi , possano determinare a distanza danni gravi di accorciamento o deviazione scheletrica.
In definitiva le patologie di più comune riscontro sono le deformità congenite degli arti superiori ed inferiori, in particolare piedi torti, differenze di lunghezze degli arti, deformità assiali delle ginocchia (varo-valgo), lussazione dell’anca, deformità del rachide.
Deformità acquisite: piedi piatti, piedi pronati, patologie articolari del ginocchio e dell’anca.
Dott. Onofrio Donzelli
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