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Psoriasi infantile ed esposizione al fumo

Un recente studio danese pubblicato sulla rivista Journal of American Academy of Dermatology mette in relazione il fumo in gravidanza con l’insorgenza della psoriasi infantile.
Dall’analisi condotta su circa 26000 bambini danesi è risultato che il rischio di psoriasi cresce in proporzione alla quantità di sigarette che la madre ha fumato in gravidanza. Le percentuali sono di un più 40% nelle madri medie fumatrici fino al 300% in caso la madre avesse fumato più di 16 sigarette al giorno durante la gravidanza.
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Jonathan Groot, autore principale dello studio e ricercatore del dipartimento di sanità pubblica di Copenaghen dice “Il nostro studio suggerisce che il fumo di tabacco può essere un fattore di rischio biologico per la psoriasi, anche per i feti che vengono esposti al fumo materno quando sono ancora nell’utero. Il fumo materno può aumentare il rischio di psoriasi pediatrica, in parte per via del fatto che l’esposizione fetale alla nicotina può stimolare i processi biologici implicati nella malattia. In alcune circostanze, il feto può essere più esposto ai metaboliti del tabacco durante la gestazione di quanto un bambino possa esserlo al fumo passivo.”
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Ricordiamo che la psoriasi è un’infiammazione cronica della pelle, non è contagiosa e nemmeno infettiva. Solo in Italia ne sono colpite due milioni e messo di persone in forme più o meno gravi. Generalmente di focalizza su gomiti, ginocchia e cuoio capelluto con chiazze rossastre ricoperte di squame bianche.

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