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Risolvere l’endometriosi? È possibile.

  • Il nostro Ginecologo, Manuel Maria Ianieri, teatino di nascita e laureato in medicina all’Università D’Annunzio, risponde ad alcune domande.

• Dott. Ianieri cos’è l’endometriosi?
Vi ringrazio per avermi dato l’opportunità di spiegare in maniera semplice una malattia che colpisce moltissime donne. L’endometriosi è una malattia cronica caratterizzata dall’anomala presenza di endometrio (la mucosa che riveste la superficie interna dell’utero) in sedi ectopiche, ossia dove non dovrebbe solitamente trovarsi, come le ovaie, le tube, il peritoneo, la vagina, ecc.. Causa solitamente dolori pelvici e può essere associata ad infertilità in circa il 30% dei casi.

• Qual è la scelta migliore per provare a risolvere il problema?
Il primo approccio solitamente è la terapia medica, ma quando questa risulta inefficace nel controllare i sintomi, la chirurgia rimane il trattamento più indicato.

• Ma qual è l’impatto sociale della malattia?
L’endometriosi è una malattia piuttosto complessa e questo ha delle ripercussioni sulla sua diagnosi definitiva, il cui ritardo generalmente si attesta sui 7 anni, secondo la letteratura scientifica. Inoltre colpisce una grande quantità di donne nel mondo, si stima siano circa 200 milioni con un’incidenza di 1 su 10. È facile dunque immaginare i danni diretti ed indiretti che la malattia può provocare, dopo diversi anni in cui viene trascurata a causa del ritardo diagnostico. Di solito il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma può colpire fasce di età molto eterogenea.

• Come si diagnostica l’endometriosi?
Per la diagnosi ed il follow-up (controlli periodici) è necessaria l’integrazione della visita ginecologica con altri esami che aiutano a confermare la malattia, come ad esempio l’ecografia ginecologica. Ma la vera capacità di diagnosticare l’endometriosi è strettamente correlata all’esperienza del ginecologo nella cura di questa patologia.

• Da cosa è causata l’endometriosi?
Le teorie sono molteplici ma quella che sembra essere più veritiera è quella delle “mestruazioni retrograde”, infatti il flusso mestruale può talvolta percorrere il percorso inverso rispetto quello corretto, risalendo così attraverso le tube e disperdendo cellule endometriali nella pelvi od in addome; qualcuno ipotizza che questo avvenga più o meno spesso in tutte le donne ma, solo nei soggetti predisposti, evolva in malattia. Un’altra teoria è che delle cellule totipotenti , ossia capaci di evolvere anche in cellule endometriali, si trovino fin dalla nascita nei tessuti in cui si riscontrano le lesioni e che nel tempo siano capaci di evolvere in endometriosi

• Dove possiamo trovarla per capire se abbiamo l’endometriosi?
Dopo alcuni anni in cui ho lavorato solo fuori regione, ho deciso di iniziare a visitare anche in Abruzzo, dato il mio legame con questa terra, dunque visito presso Stenella a Pescara.

Per saperne di più o prenotare una visita potete contattarci qui su facebook inviandoci un messaggio, per telefono allo 0854711973 oppure sul sito https://www.stenellacno.it