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La risposta è semplice. Fino ai 6 mesi di età lo strabismo può essere normale, con il passare del tempo gli occhi tendono a raddrizzarsi.

Nello strabismo, invece, un occhio è il dominante mentre uno è disallineato, verso l’interno e quindi si parla di esotropia (la forma più comune), verso l’alto quindi ipertropia, verso il basso cioè ipotropia o verso l’esterno exotropia. La causa dello strabismo è sconosciuta anche se è possibile la componente ereditaria. Di solito i bambini non accennano a lamentarsi per i problemi derivanti dallo strabismo e i genitori tendono a sottovalutare il problema finchè l’occhio debole, quello disallineato, rischia di incorrere nella amblioplia, cioè nella patologia conosciuta normalmente come “occhio pigro”. Ma i più attenti notano alcuni comportamenti nel figlio come ad esempio lo strizzare continuo degli occhi oppure la rotazione o l’inclinazione della testa per migliorare la visione. In questo caso è importante e necessario avvalersi dell’aiuto di uno specialista che può effettuare una diagnosi precoce prima del compimento dei 6/8 anni, età nella quale si raggiunge la piena maturazione visiva. Lo specialista potrà valutare se è sufficiente un occhiale, il bendaggio, trattamenti riabilitativi o l’intervento chirurgico.

Negli ultimi anni è stato implementato, nella cura dello strabismo, un intervento chiamato MISS. Il MISS (chirurgia mini invasiva dello strabismo) serve a riallineare i bulbi oculari andando a modificare la forza con la quale i muscoli li muovono. Oltre ad essere mini invasivo, dopo poche ore il bimbo ritorna alla piena funzionalità e i fastidi sono minimi se non inesistenti.

Se doveste riscontrare uno strabismo nel vostro bimbo non esitate a contattarci per fissare un appuntamento con il Dott. Pier Enrico Gallenga o con la Dott.ssa Chiara Mincarelli
https://www.stenellacno.it/st_servizi/oculistica-e-ortottica-pediatrica/

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